COIMA consolida il programma di investimenti dedicati alla capitale con l’aggiudicazione del progetto di rigenerazione urbana della caserma Guido Reni da parte di CDP Real Asset SGR

17/07/2024

Milano, 17 luglio 2024 – COIMA SGR (“COIMA”), società italiana leader nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali, è stata selezionata da CDP Real Asset SGR (“CDP”) a valle della procedura avviata nel mese di novembre 2023 da CDP per la cessione dell’area dell’ex Caserma Guido Reni a Roma.

Il complesso immobiliare Guido Reni – non sottoposto a vincolo da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – è ubicato nell’area nord della città, all’interno del quartiere Flaminio, oggetto di un recente processo di riqualificazione che ha amplificato la sua attrattività come polo culturale e ricreativo della città (Auditorium, Museo Maxxi, Ponte della Musica).

Nell’area, che si estende per oltre 5 ettari nel centro storico di Roma ed è occupata da 23 corpi di fabbrica, utilizzati in passato come opifici, magazzini e laboratori, si prevede l’insediamento di un mix che comprende residenza libera, social housing, spazi commerciali, ricettivi, biblioteca di quartiere, verde attrezzato e parcheggi. Inoltre, il progetto contribuirà finanziariamente allo sviluppo del comparto pubblico con la nascita – per opera del Comune di Roma – del nuovo Museo della Scienza, un centro culturale pubblico a cui sarà possibile accedere tramite la nuova piazza del quartiere

Il lotto è oggetto di un Programma Integrato di Intervento (PII) approvato dalla Regione Lazio nel dicembre 2021 e di un Piano di Bonifica approvato nel settembre 2023.

Il PII prevede che, su un totale di 45.000 mq di SUL, la destinazione sia per 35.000 mq a uso residenziale, di cui 29.000 mq con tariffe a libero mercato e 6.000 mq dedicati alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale convenzionata (60% in vendita e 40% in affitto); circa 6.000 mq con destinazione alberghiera; ulteriori 4.000 mq per servizi di quartiere.

Il progetto prevede investimenti complessivi per oltre 350 milioni di euro che contribuiranno alla più ampia rigenerazione del quartiere Flaminio, un’area altamente attrattiva e vivace grazie, tra l’altro, alla presenza del Maxxi e a interventi già programmati come il restyling dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”.

COIMA SGR si avvarrà della società di Gruppo COIMA REM per le attività di Development Management, nella convinzione che un’esperienza tecnica qualificata e consolidata sia determinante nel processo di creazione di valore di un investimento come questo e nel controllo dei rischi operativi.

Gli accordi con il Comune di Roma prevedono la cessione al Comune delle aree del Comparto B, per una porzione del lotto pari a ca. 13.000 mq, da utilizzarsi per la realizzazione del Museo delle Scienze, e il pagamento di un contributo straordinario di 43 milioni di euro al Comune di Roma per la sua realizzazione

COIMA, nel rispetto delle caratteristiche del tessuto urbanistico, apporterà alla rigenerazione dell’area l’esperienza acquisita nello sviluppo di progetti a scala di quartiere, come l’ex scalo ferroviario di Porta Nuova a Milano, la cui riqualificazione ha ottenuto le prime certificazioni al mondo LEED® e WELL® for Community per un distretto urbano, e le riqualificazioni dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana e del lotto Valtellina nell’ex scalo Farini. In particolare, le certificazioni assegnate a Porta Nuova dall’US Green Building Council e dall'International WELL® Building Institute (IWBI), hanno riconosciuto per la prima volta la sostenibilità sociale, ambientale ed economica di un’intera area urbana: la riqualificazione di un ecosistema precedentemente compromesso dalla presenza di uno scalo ferroviario dismesso, la riconnessione urbana di quartieri storici divisi tra loro per più di un secolo e l’attivazione degli spazi pubblici con la creazione di una comunità di quartiere, anche attraverso un'innovativa partnership pubblico-privato.

L’operazione di acquisizione di Guido Reni - il cui closing è previsto entro dicembre 2024 – avverrà da parte di COIMA ESG City Impact Fund (CECIF), primo fondo italiano di investimento chiuso con obiettivi misurabili di impatto ESG che investe in rigenerazione sostenibile del territorio a livello nazionale, rispondendo ai criteri definiti dall’art. 8 del Regolamento Europeo 2019/2088.

Il fondo è partecipato da primari investitori istituzionali nazionali, fra cui Fondazione ENPAM, Cassa Forense, Cassa Dottori Commercialisti, Inarcassa, BCC Credito Cooperativo, Fondazione CARIPARO, Compagnia di San Paolo e Intesa Sanpaolo, oltre alla stessa COIMA SGR.

COIMA ESG City Impact Fund – che è stato riconosciuto per il secondo anno consecutivo tra i Global Sector Leader per la sua elevata performance ESG da GRESB (Global Real Estate Sustainability Benchmark), il più rinomato sistema globale di rating di sostenibilità per società e fondi immobiliari – ha superato i 900 milioni di euro di raccolta di capitali, diventando un punto di riferimento per i progetti di rigenerazione urbana del Paese.

La strategia del fondo è quella di contribuire alla rigenerazione urbana e alla transizione ambientale, sociale e digitale delle città italiane attraverso un’attività di investimento nel riuso edilizio a livello di edificio e nella rigenerazione urbana a scala di quartiere, in linea con la tassonomia europea ambientale e sociale. CECIF si propone in particolare di coniugare l’obiettivo di investimento finanziario con quello di impatto ESG strutturato secondo obiettivi quantitativi misurabili, stabiliti ex ante progetto per progetto (Scope 1,2,3).

L’obiettivo di amplificare la scala di impatto viene raggiunto da CECIF anche incrementando la capacità di investimento e di impatto attraverso partnership con operatori privati e pubblici, come nel caso della rigenerazione dello scalo ferroviario di Porta Romana a Milano (che ospiterà il Villaggio Olimpico dei prossimi Giochi invernali di Milano-Cortina 2026, successivamente trasformato nel più grande studentato d’Italia realizzato in Edilizia Residenziale Sociale) – con Prada Holding, Covivio, RFI, Fondazione Milano Cortina e con la partecipazione di Intesa Sanpaolo nel finanziamento dell’operazione di rigenerazione urbana – e applicato anche al progetto MilanoSesto a Sesto San Giovanni (MI) dove COIMA, insieme al partner Redo, è divenuta proprietaria del 90% dell’area che rappresenta il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia e tra i maggiori in Europa, con una superficie territoriale complessiva di oltre 1 milione di mq di superficie edificabile.

COIMA, in collaborazione con Ambrosetti e Human Foundation, ha inoltre avviato il primo studio di impatto su un fondo italiano analizzando i risultati di impatto economico, ambientale e sociale di COIMA ESG City Impact Fund: obiettivo del report, che verrà presentato entro il 2024, è mostrare l’impatto potenziale di un fondo infrastrutturale con obiettivi di investimento sostenibile ambientale e sociale che, grazie un target di raccolta di 2 miliardi di euro, già oggi attiva progetti di rigenerazione urbana per 2 milioni di mq.

A seguito dell’aggiudicazione della caserma Guido Reni, gli investimenti complessivi in corso promossi da COIMA dedicati alla capitale sono pari a oltre 360 milioni di euro, tra cui la recente acquisizione di tre immobili di pregio situati in pieno centro storico, con una superficie totale di circa 45.000 mq (Palazzo Verospi, Galleria Sciarra e Palazzo Monte), con l’obiettivo di ottimizzarne la gestione attraverso un piano di interventi finalizzato alla riduzione delle emissioni e al risparmio energetico.

Infine, nell’ambito dei progetti avviati e di prossimo sviluppo nella capitale, COIMA aprirà una propria sede a Roma.

COIMA è stata assistita in qualità di advisor legali dallo Studio Gianni & Origoni e dallo Studio A&O Sherman, e da Intesa Sanpaolo come advisor finanziario. Il team di advisor tecnici è stato costituito da Bioedil Progetti, GAD, Conio, Stantec, Yard Reaas, Leonardo Lavitola, AlmaLed, Palazzo e Cooperativa Archeologica.

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Lorenzo Barbato

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